Simon Beckett, inglese, è noto al grande pubblico internazionale per la serie di gialli David Hunter, anche se al suo attivo finora ha ben sette altri thriller.
Dove c’è fumo, edito da Bompiani con lo stesso titolo era già stato pubblicato nel 1997 riproposto in questa edizione come adattamento della storia alle nuove forme della comunicazione Internet, e-mail, cellulari. Scettico all’inizio l’autore che poi però come scrive Beckett stesso nella prefazione “..quando mi sono messo al lavoro ho cambiato idea ben presto.”
Protagonista di Dove c’è fumo è Kate Powell, trentenne londinese, single, di successo, titolare proprio di un’agenzia di comunicazione. La mancanza dei genitori, la delusione per una relazione finita male con un uomo violento, dedito all’alcol, la morte in solitudine della vicina, l’amicizia con Lucy, modello ideale di madre di due figli e moglie felice, fanno maturare in Kate il desiderio di maternità.
Lei però non vuole rischiare di sbagliare uomo, non vuole implicazioni sentimentali né famigliari. E allora decide di ricorrere all’inseminazione artificiale. Ma non conoscere il viso, il carattere, l’aspetto del padre di suo figlio, la rendono inquieta e indecisa. Allora cerca lei stessa il donatore attraverso un annuncio. E lo trova in Alex, timido, impacciato eppure affascinante. Alex è educato, comprensivo: è il donatore perfetto.
E se fino a questo punto il racconto ha delineato i personaggi, li ha caratterizzati e ce li ha fatti conoscere, all’improvviso l’autore fa scattare la scintilla e il racconto si trasforma in sapiente thriller psicologico. I dubbi diventano realtà, l’apparenza non è più inganno, i segnali di pericolo incalzano una protagonista risoluta e determinata, nonostante tutto, a portare a termine il suo progetto: avere un figlio.
In Dove c’è fumo non è molto riconoscibile il Simon Beckett della serie Hunter e la struttura del libro non corrisponde a quella del classico thriller, lasciando più spazio alla narrazione e alla descrizione dei risvolti psicologici dei personaggi che alla vera e propria suspense da “tensione totale”. Tuttavia sono interessanti, ben approfonditi e gestiti temi di assoluta attualità quali lo stalking, reso ancora più efficace e subdolo se condotto attraverso il web, la pericolosità dei social, la rapidità e l’inarrestabile diffusione della comunicazione attraverso la rete. In sostanza, Dove c’è fumo è piacevole e soddisfa il lettore che, prima di andare a dormire, vuole leggere una storia intrigante, scorrevole, che non gli tolga il sonno.
Simon Beckett
Casa editrice
Bompiani
Anno
2018
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
400
Traduzione
Fabrizio Coppola
ISBN
9788845297847