Antonio Scurati vince il Premio Strega 2019 con il romanzo M. Il figlio del secolo (Bompiani). Al secondo posto Benedetta Cibrario con Il rumore del mondo (Mondadori), terzo Marco Missiroli con Fedeltà (Einaudi).
La vittoria del Premio Strega 2019 è andata quindi a quello che era il favorito alla vigilia della premiazione che si è tenuta a Roma, al Ninfeo di Villa Giulia. Antonio Scurati ha vinto con il suo M. Il figlio del secolo, un romanzo storico sull’ascesa di Mussolini che ha evidentemente stupito la giuria del concorso letterario.
Con 228 voti, Antonio Scurati ha dimostrato di aver presentato un libro con un enorme potenziale, che ha impressionato non solo gli addetti ai lavori, ma che ha anche riscosso un enorme successo tra i lettori, con oltre 120.000 copie vendute. Il libro racconta in 800 pagine, come detto, l’ascesa di Mussolini, la conquista del potere da parte del fascismo, il delitto Matteotti, e si pone come il primo di una trilogia. “Sono felice della vittoria ma sono anche molto contento che altri italiani leggeranno questo libro. Potranno conoscere meglio la nostra storia: con la speranza che non si ripeta, anche in forme diverse”, ha dichiarato.
Lo scrittore aveva già partecipato al Premio Strega nel 2009 e nel 2014, arrivando sempre secondo. Curiosità: nell’edizione di quest’anno a presentare il vincitore c’era Francesco Piccolo, suo rivale nell’edizione di 5 anni fa. Al secondo posto si è posizionata Benedetta Cibrario con Il rumore del mondo (127 voti), al terzo posto Marco Missiroli con Fedeltà (91 voti). Quarta Claudia Durastanti con La straniera (La Nave di Teseo, 63 voti) e quinta Nadia Terranova con Addio fantasmi (Einaudi Stile Libero, 47 voti). Sul totale dei 660 aventi diritto al voto, i votanti effettivi sono stati 556.
Necessario, secondo Antonio Scurati, un nuovo impegno civile: “Era ora di riscrivere questa storia da dentro. Perché il lettore diventasse antifascista alla fine e non all’inizio della lettura” “Dedico la vittoria ai nostri nonni e ai nostri padri che furono prima sedotti e poi oppressi dal fascismo e soprattutto a quelli che poi fra loro trovarono il coraggio di combatterlo. Vorrei dedicare il Premio anche ai nostri figli con l’auspicio che non debbano tornare a vivere quello che abbiamo vissuto 100 anni fa. Una dedica speciale a mia figlia Lucia. La vittoria al premio Strega significa gioia, è il riconoscimento di un lavoro fatto. Per me la grande gioia è il pensiero che, da domani, grazie alla fascetta dello Strega, altre migliaia e migliaia di italiani leggeranno questo libro e impareranno a conoscere soprattutto cosa è stato il Fascismo”.
Lo scrittore poi ha confermato di lavorare già al secondo volume, che racconterà gli anni del Regime fascista, ed ha anticipato che quasi sicuramente verrà realizzata una serie tv basata sui romanzi, prodotta da Wildside: “un progetto che nasce fin dall’origine con un respiro internazionale e con un pacchetto artistico molto forte”.