Premio Bancarella: vince Alessia Gazzola con Il ladro gentiluomo

Vince la sessantasettesima edizione del Premio Bancarella Alessia Gazzola con il romanzo Il ladro gentiluomo, Longanesi. La scrittrice messinese si aggiudica il riconoscimento dei librai indipendenti italiani con un totale di 149 voti su 160 schede pervenute. A seguire, Marco Scardigli Évelyne (Interlinea) con 88 voti, Marino Magliani Prima che te lo dicano altri (Chiarelettere) con 68 voti, Giampaolo Simi Come una famiglia (Sellerio) con 66 voti, Tony Laudadio Preludio a un bacio (NN Editore) con 57 voti e Elisabetta Cametti, Dove il destino non muore (Cairo) con 49 voti.

“Sono felicissima, piena di gratitudine, nei confronti dei librai per un onore così grande e del mio editore per il sostegno immancabile.”

La cerimonia di premiazione si è svolta, come da tradizione, a Pontremoli nella suggestiva e sempre gremita Piazza della Repubblica dove il pubblico affezionato e partecipe ha seguito in diretta lo spoglio dei voti. Quest’anno la serata conclusiva del premio, che ha visto protagonisti i “magnifici sei” finalisti del Premio Bancarella 2019 – già vincitori del Premio Selezione Bancarella 2019 – è stata condotta da Gioia Marzocchi, attrice e conduttrice televisiva e accompagnata Sara Rattaro, vincitrice del Bancarella 2015 con il romanzo Niente è come te (Garzanti), in qualità di Presidente del Premio. Nel corso della serata non è mancato il sentito ricordo del grande scrittore Andrea Camilleri e del filosofo Luciano De Crescenzo scomparsi di recente ed entrambi vincitori del Premio Bancarella; Camilleri nel 2001 con il romanzo La gita a Tindari (Sellerio) e De Crescenzo nel 1984 con Storia della filosofia greca (Mondadori).

Sono stati come sempre i libraia decretare il vincitore di un premio che affonda le sue radici nella vocazione culturale della Lunigiana. Nato nel 1952 dai librai ambulanti di Montereggio e Pontremoli, il Bancarella è infatti da sempre il premio dei librai indipendenti italiani che insieme alla Fondazione Città del libro, alle Associazioni dei Librai Pontremolesi e delle Bancarelle, e col supporto del Comune di Pontremoli, mantengono viva questa importante e affascinante tradizione.

Oriana Fallaci che partecipa alla nascita del Premio Bancarella nel 1952, scrive sui librai di Montereggio nell’articolo “Hanno nella valigia i cavalieri antichi”: «Questa è la terra dove si nasce librai […] A Montereggio è difficile che la gente sappia leggere eppure ogni casa è piena di libri intonsi; e a ogni stagione c’è un pastore che lascia il villaggio e va per il mondo a fare il libraio. La storia dei pastori librai della Lunigiana si perde nel tempo. Si ignora il nome di chi si lanciò per primo nella grande avventura; si sa solo che la partenza dei neo-librai fu sempre solenne. Sembrava obbedissero a una strana ispirazione: si presentavano ai vicini e dicevano: “Vado”». Nel 1953, un anno prima di ricevere il Nobel per la letteratura, è stato Ernest Hemingway con Il vecchio e il marevincere la prima edizione del Premio Bancarella.

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