Solo un fiume a separarci

Solo un fiume a separarci – Francisco Cantú

Nel 2019 è uscito per minimum fax Solo un fiume a separarci. Dispacci dalla frontiera, un volume di Francisco Cantú molto “importante” e molto particolare che si muove a cavallo tra la letteratura e il reportage, facendo quindi l’occhiolino al giornalismo ma iscritto in quella narrativa che potremmo definire, mai come in questo caso, “di frontiera”.

L’autore di Solo un fiume a separarci, Francisco Cantú appunto, è pronipote di immigrati, di origini messicane ma di nazionalità americana: un esempio quindi di integrazione perfetta. Dopo una laurea in Diritto internazionale, una borsa di studio a Fulbright ed un lavoro come traduttore, Cantù abbandona la carriera giornalistica e di studioso per affrontare in prima persona il confine tra Stati Uniti e Messico, per conoscerlo.

Contro il volere della sua famiglia molla tutto e si iscrive all’Accademia di polizia per diventare una guardia di frontiera, perché è convinto che per capire fino in fondo i fenomeni migratori non bastino i libri, i manuali e le statistiche, ma occorre vedere le cose in prima persona. Un po’ come facevano i grandi reporter di un tempo che a piedi, viaggiando, camminando, rischiando la vita raccontavano sul posto cosa stava accadendo. Ecco perché Solo un fiume a separarci è anche e soprattutto un reportage, e quel sottotitolo Dispacci dalla frontiera sembra davvero il più azzeccato per un resoconto limpido, accorato, commosso e ragionato.

Francisco Cantú poi ha capito che narrando in prima persona si possono conoscere anche le storie di ordinaria umanità che sono subito dietro o di lato all’evento principale. Solo un fiume a separarci ne è pieno di umanità perse, ritrovate, lacerate. Cantù incontra i «dannati della terra» e lo fa dandogli voce, spendendo del tempo per loro e lavorando, nel vero senso della parola, sul campo. Da qui nascono i contrasti interiori di un uomo diviso tra il dovere e la realtà, tra testa e cuore, tra narrazione dei fatti e dei sentimenti.

Solo un fiume a separarci è uscito in America nel febbraio 2018, proprio nel periodo in cui l’Amministrazione Trump ha rilanciato fortemente l’idea della costruzione di un muro al confine con il Messico. I suoi dispacci hanno suscitato clamore e un accorato dibattito, tanto che il libro è diventato un bestseller, aprendo gli occhi su ciò che è la frontiera messicana e rendendo giustizia a ciò che un buon reporter deve fare: narrare con i propri occhi andando oltre il fatto per arrivare alle coscienze.

 

copertina
Autore
Francisco Cantù
Casa editrice
Minimum Fax
Anno
2018
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
300
Traduzione
Fabrizio Coppola
ISBN
9788833890166
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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.