Dallo scorso agosto è in libreria per 66thand2nd Il Volontario, attesissimo nuovo romanzo di Salvatore Scibona, scrittore finalista al National Book Award.
Il racconto epico di un uomo tormentato che viene catturato durante la Guerra del Vietnam e costretto a servire una cellula clandestina del governo degli Stati Uniti.
Vollie Frade è un ragazzo dell’Iowa, un reduce del Vietnam. Vollie sta per Volontario, come lo chiamano tutti da quando ha scelto di arruolarsi nel corpo dei marine. Dopo 412 giorni di prigionia, unico sopravvissuto di una missione fantasma in Cambogia, Vollie ha deciso di cancellare il proprio passato, abbandonare i genitori, e diventare «nessuno». Così, quando un civile sibillino che ama citare la Bibbia lo contatta per unirsi a una cellula dei servizi segreti, Vollie assume l’identità di Dwight Elliot Tilly. È con questo nome, dopo l’epilogo scioccante del suo primo incarico, che cercherà di rifarsi una vita con Louisa e con il piccolo Elroy, conosciuti in un ranch abbandonato nel deserto del New Mexico, dove il vecchio compagno d’armi Bobby Heflin, fuggito chissà dove, aveva creato una comune fondata sull’ autarchia e sul libero amore. Ma anche l’equilibrio di questa insolita famiglia senza legami di sangue finirà per spezzarsi, generando un rosario inesplicabile di violenze, lasciando i figli di fronte alle colpe mai espiate dei padri.
A dieci anni dalla pubblicazione dell’esordio rivelazione La fine lo scrittore italoamericano Salvatore Scibona torna con un romanzo vasto per immaginario e ambizione, un’ opera che la critica americana non ha tardato a paragonare a Underworld, di Don De Lillo, per il gioco di corrispondenze che intrecciano, in una trama serrata e imprevedibile luoghi e periodi storici lontani, e per la maestria con cui muove le vicende individuali dei suoi personaggi nei gangli della storia ufficiale e di quella segreta degli Stati Uniti d’America. Il nuovo romanzo di Salvatore Scibona si inserisce a pieno titolo nella tradizione letteraria americana.
Salvatore Scibona è nato a Cleveland, Ohio, nel 1975, da una famiglia di immigrati siciliani. Dirige il Cullman Center for Scholars and Writers della New York Public Library. Con La fine (66thand2nd, 2011) è stato inserito nella prestigiosa lista dei 20 Under 40 del «New Yorker» ed è stato finalista al National Book Award