Il libro dell’anno di Fahrenheit 2019 è Febbre di Jonathan Bazzi. Il premio è stato assegnato nel corso di Più Libri Più Liberi, la Fiera della Piccola e media editoria che si è svolta a Roma la scorsa settimana.
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Febbre di Jonathan Bazzi è dunque il libro che si aggiudica il premio come miglior libro dell’anno di Fahrenheit, il famosissimo programma di Radio3 che da quest’anno ha deciso di premiare il miglior libro della Piccola e Media Editoria.
Una scelta che la trasmissione radiofonica Fahrenheit, nel comunicato dopo le fasi iniziali del concorso ha motivato così: “La decisione di dedicare un premio così prestigioso all’editoria indipendente va a colmare un deficit di attenzione verso un territorio attraversato da molte difficoltà, ma anche in continuo fermento, e di fatto rappresenta un caso unico nel vasto panorama dei premi letterari”.
Come detto quindi, Febbre di Jonathan Bazzi (Fandango) è stato il libro più votato. Una storia autobiografica quella del trentunenne che, nel 2016, scopre di avere una lieve febbre che però fatica a scomparire. Nel percorso di ricerca su quale sia la causa della malattia si innescano dinamiche personali, dubbi e paure, fino alla scoperta della verità. Una verità che non sarà per nulla piacevole, e che segnerà per sempre la sua vita.
Jonathan si scopre sieropositivo, non quindi in pericolo di vita, ma soggetto che deve in qualche modo capovolgere la sua esistenza. Da qui inizia un percorso indietro nel tempo, in cui il lettore scopre la sua storia, l’infanzia nella periferia milanese piena di operai e tossici, tra assistenti sociali e case che sono come alveari. Quella periferia diventa una sorta di limite umano e personale, che tutti vogliono cercare di superare, compreso il protagonista del libro, che porta forse ad una diversità per tutta la vita.