His Dark Materials – Queste oscure materie è la nuova serie tv uscita in Italia il 1° gennaio su Sky Atlantic e NowTV. Tratta dalla trilogia letteraria di Philip Pullman (edita Salani) è sceneggiata da Jack Thorne, colui che ha portato Harry Potter a teatro.
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Molti l’hanno definita come l’erede de Il Trono di Spade. Paragone forse troppo azzardato, ma di sicuro in His Dark Materials – Queste oscure materie, molte sono le atmosfere che ricordano la serie cult, e di grande effetto è il cast di attori, che ha contribuito al successo di pubblico e critica negli Stati Uniti.
In Inghilterra la serie è stata co-prodotta da BBC, e pensate che l’episodio pilota è stato guardato da più di 7 milioni di persone (la più alta cifra degli ultimi cinque anni).
La trama
La protagonista della storia è Lyra Belacqua, una ragazza di dodici anni che vive nel collegio maschile di Oxford, il Jordan College. Di lei si occupano il Maestro e, in maniera più sporadica, lo zio Lord Asriel.
Lyra e tutti gli altri personaggi vivono e popolano un mondo ed un universo quasi parallelo, con dei tratti epici. L’anima di ognuno prende infatti la forma, visibile a tutti, di un animale, chiamato daimon. Il daimon muta nel corso degli anni dell’adolescenza, fino a stabilizzarsi in un animale preciso, diverso per ogni persona.
Il contesto che fa da sfondo è magico e misterioso al tempo stesso, con orsi giganti combattenti, polveri misteriose sparse nel cielo, bambini scomparsi, intrighi e mondi paralleli.
Curiosità sulla nuova serie tv
Il cast è davvero importante, come detto in precedenza. Tom Hooper (premio Oscar per Il discorso del re) firma la regia del primo episodio. Dafne Keen interpreta Lyra, dopo aver ben esordito in Wolverine. Suo zio è James McAvoy che ha recentemente interpretato il sequel di It. Ruth Wilson è invece l’istitutrice. Nei panni del Maestro c’è Clarke Peters, già protagonista in Tre manifesti a Ebbing, Missouri.
La trilogia da cui è tratta la serie tv è stata accusata in passato di diffondere messaggi di ateismo tra i giovani. Il Magisterium infatti, sia nel libro che nella serie tv, è un’organizzazione religiosa che opera in maniera clandestina. Va detto però che non vi è alcun riferimento esplicito a dottrine specifiche.
Sempre qualche anno fa, anche la censura è intervenuta sul romanzo cancellando i dettagli che riguardano il rapporto di Lyra con la sessualità.
Pullman si è sempre dissociato dalle accuse, sottolineando come il valore della storia sia il percorso alla ricerca della verità. Il pubblico viene lasciato libero di interpretare ogni scelta dei personaggi, scavando tra i molteplici mondi e i molteplici livelli narrativi.
Tra l’altro i protagonisti principali della vicenda sono i deboli, gli emarginati, i più piccoli. Non è un caso che tutto ruoti attorno a dei bambini orfani che il destino mette di fronte a nuove scelte e nuove possibilità di crescita.
La recensione di His Dark Materials – Queste oscure materie
Tutta la serie si muove sul filo del doppio, dell’altrove, di una parte di noi e del mondo nascosta. Il daimon si stacca dai personaggi fisicamente ma resta legato indissolubilmente, fa parte dell’anima. Chi sono quindi davvero gli uomini?
Inevitabilmente scatta la domanda su cosa siamo disposti a lasciare e ad abbandonare per crescere, e su cosa invece stiamo cercando lungo il cammino. Molto forte è il tema del viaggio, che come in molte altre serie ha il nord come luogo d’arrivo e come scenario di scontri finali.
Questo viaggiare non è fine a se stesso ma è collegato ad una ricerca, ad atti eroici che mettono i protagonisti di fronte a scelte importanti ma non previste. Lyra in fondo è una ragazzina inconsapevole che si troverà a gestire le sorti del mondo.
L’eroismo, la guerra e perfino la ricerca lasciano spazio poi a momenti in cui è l’amicizia a contare più di ogni altra cosa, visto che molto spesso si sostituisce ai legami familiari che vengono a mancare. Il rapporto padri/madri e figli non è mai scontato, di solito problematico, piccole parentesi nella solitudine.
La trilogia di Philip Pullman
Come detto, His Dark Materials – Queste oscure materie, è l’adattamento della trilogia letteraria scritta dall’inglese Philip Pullman. Un’opera fantasy letta, nel mondo, da oltre 18 milioni di persone e tradotta in 40 lingue.
La storia ha appassionato un po’ tutti, soprattutto i ragazzi, e non molti sanno che il nome è ispirato ad un verso de Il paradiso perduto di John Milton.
La serie tv è composta da tre stagioni, una per ogni volume della trilogia. L’autore ha però già pubblicato il secondo volume della trilogia, e già in questa prima serie i veri appassionati hanno trovato alcuni indizi per così dire “nuovi” che riguardano la ragazza.
Nel corso degli anni la trilogia di Pullman è stata paragonata a Le cronache di Narnia e a Il signore degli anelli, ma lo scrittore ha sempre preso le distanze da tutto questo. Il suo sembra più un romanzo di formazione, che lascia molto spazio alle scelte e poco a mappe e percorsi alla scoperta del tesoro.