Colazione da Tiffany. Chi non ha mai visto il celebre film con protagonista l’indimenticata icona di stile Audrey Hepburn? Molti di voi probabilmente avranno anche letto il romanzo. In caso contrario, è il momento di rimediare: è appena uscita in libreria una nuova, elegante edizione Garzanti.
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Colazione da Tiffany è un volumetto dalla copertina accattivante, con una splendida foto di un giovane Truman Capote, grande scrittore del Novecento americano che sicuramente non necessita di presentazione.
La prefazione è dello scrittore e Premio Strega 2017 Paolo Cognetti, il quale in poche pagine ci racconta del bambino Truman Capote, della sua famiglia, del parallelismo con l’altro grande libro-monumento di New York (Il grande Gatsby di F. Scott Fitzgerald).
Come spesso accade, libro e film sono due prodotti diversi e come tali vanno intesi. Leggendo il romanzo, però, vi renderete conto di quanto la scrittura di Capote riesca ad evocare immagini indelebili, personaggi unici, storie ed intrecci che vi porterete con voi e che già naturalmente escono dalla pagina, pronte per la pellicola.
Holly Golightly è una ragazza del sud che si muove sullo sfondo di una New York che vive un intenso 1942; una New York che esce dalla Depressione ed è popolata da malavitosi (alcuni finiti in carcere a Sing Sing) e da aspiranti star e scrittori dell’Upper East Side.
Tra le pagine, il lettore scoprirà attraverso gli occhi del giovane “Fred” la vera (o presunta tale) storia di Holly, giovane donna che non sempre risulta comprensibile o simpatica ma che inevitabilmente vi farà innamorare di lei. Holly ha un gatto che però forse non le appartiene veramente, e con lui vive in un appartamento che più che altro richiama un’«atmosfera da campeggio». Ha tanti amici eppure non ne ha nessuno. Racconta di sé ma poi si gratta il naso perché non vuole davvero raccontare di sé. Insomma, una da perderci la testa. E infatti, chi le sta accanto perde la ragione o la descrive come «un bluff», una che «bisognerebbe proteggerla da sé stessa». Chissà cosa nasconde questa giovane sotto cipria, ombretto, perle ed occhiali scuri.
E così, incantati come il narratore “Fred”, seguiamo le peripezie di questa donna-bambina che anima la vita di un palazzo di arenaria in cui giungono persone da ogni luogo ma anche notizie di guerra.
Quello che più incanta è sicuramente la naturalissima abilità narrativa del grande scrittore Truman Capote, che fra citazioni di monologhi teatrali, film di Hitchcock e fatti veri dell’epoca, ci porta con sé; e lo fa con ironia, profondità e il suo personalissimo, geniale spirito di osservazione, immortalando un intero mondo dentro uno dei titoli letterari più azzeccati di sempre: Colazione da Tiffany.
Truman Capote
Casa editrice
Garzanti
Anno
2019
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
115
Traduzione
Vincenzo Mantovani
ISBN
9788811609537