Appassionata Concerti apre il mese di febbraio con il Teatro Lauro Rossi di Macerata strapieno. A rendere speciale la serata è la stella italiana del pianoforte Beatrice Rana che ha innamorato e stupito il pubblico attraverso le sinfonie di Bach, Schumann, Albéniz e Stravinskij.
La pianista ventisettenne salentina regala un viaggio unico nella letteratura pianistica tra delicatezza ed energia. La performance musicale inizia con il Concerto alla maniera italiana BWV 971 di Johann Sebastian Bach, compositore molto amato dalla Rana per l’umanità e la ricchezza di emozioni che riesce a trasmettere con la sua musica. L’allegro iniziale si compone con struttura regolare per poi svilupparsi in una melodia intima e pensosa dal movimento armonico e sobrio dell’Andante e concludersi con il Presto di travolgente vitalità.
A seguire, Beatrice Rana offre agli spettatori un autentico capolavoro del Romanticismo musicale, tra tensione febbrile e immaginazione, grazie all’interpretazione della Sonata in fa minore n.3 op. 14 del compositore tedesco Robert Schumann nota anche come Concerto senza orchestra. Questo pezzo musicale consegna all’orecchio attento un caleidoscopio meraviglioso di estro creativo che trova forma in un movimento intenso, agitato, brillante e profondamente intriso di drammaticità. La seconda parte del concerto si apre con il Terzo quaderno di Iberia di Isaac Albéniz, opera simbolo del repertorio pianistico di primo Novecento pregno dei profumi andalusiani, terra natale del compositore. La serata si conclude nel segno di Igor’ Stravinskij, genio assoluto del quale Beatrice Rana interpreta Petruška, rievocando il pezzo concertante ispirato alle vicende di una marionetta (Petruška) che diventa umana grazie all’intervento di un mago. Ella si innamora di un’altra marionetta (La Ballerina), la quale non corrisponde l’affetto e alla fine della storia viene ucciso dal suo rivale in amore, il bellicoso Moro. A fare da sfondo a questa narrazione c’è la Pasqua russa. Il balletto Petruška si compone di quattro quadri ed esordisce nel 1911 con la compagnia del noto Diaghilev e le coreografie di Michel Fokine. Solo dieci anni dopo Stravinskij realizza una composizione pianistica per Arthur Rubinstein Danza russa, Nella cella di Petruška e La fiera dell’ultimo giorno di Carnevale. Il pianoforte della Rana regala un misto portentoso di romanticismo mostrando la natura inedita della sinfonia tagliente, persuasiva, incisiva, ricca di timbri inauditi che inebriano l’ascoltatore. Il programma di Beatrice Rana pensato per Appassionata Concerti è denso, portentoso e unico, lasciandoci senza fiato. La giovane salentina dotata di un talento travolgente, rigore tecnico e appassionato virtuosismo restituisce al pubblico bellezza rara e capacità comunicativa oltre che interpretativa.
La Rana già affermata e interprete si è già esibita in diverse le sale da concerto e nei festival più rinomati al mondo, tra cui la Konzerthaus e il Musikverein di Vienna, la Philharmonie di Berlino, il Concertgebouw di Amsterdam, il Lincoln Center e la Carnegie Hall di New York, la Tonhalle di Zurigo, la Wigmore Hall di Londra, il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, per citarne alcuni. Inoltre Beatrice Rana collabora con direttori del calibro di Yannick Nézet-Séguin, Antonio Pappano, Fabio Luisi, Riccardo Chailly, Yuri Temirkanov, Gianandrea Noseda, fra gli altri, e registra in esclusiva per Warner Classics. Nel 2015, il suo primo album con il Concerto per pianoforte n. 2 di Prokofiev e il Concerto per pianoforte n. 1 di Tchaikovsky, registrato insieme ad Antonio Pappano e all’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma, ha ricevuto riconoscimenti internazionali tra cui il prestigioso Editor’s Choice del Gramophone Magazine e il Premio Newcomer of the Year del BBC Music Magazine. L’anno 2017 resta una pietra miliare nella carriera della giovane musicista grazie alla pubblicazione delle Variazioni Goldberg di Bach, registrazione elogiata in tutto il mondo per poi essere a incoronata da due importanti riconoscimenti, “Young Artist of the Year” ai Gramophone Awards e “Discovery of the year” agli Edison Awards. Premio Abbiati come miglior solista nel 2016 e Cavaliere della Repubblica nel 2017. Nel 2018 Beatrice Rana viene scelta come ‘artista femminile dell’anno’ ai Classic BRIT Awards della Royal Albert Hall di Londra per la sua registrazione Bach e ha conquistato la ribalta mondiale a soli diciotto anni vincendo il primo premio e tutti i premi speciali al Concorso internazionale di Montréal. Dal 2011 e i due anni successivi Beatrice Rana conquista il secondo premio e il premio del pubblico al prestigioso concorso Van Cliburn, per poi collezionare una serie di successi che scuote il mondo della musica classica internazionale, suscitando ammirazione e interesse da parte di sedi concertistiche, direttori d’orchestra, critici e pubblico in molti paesi.