Uscita su Sky Atlantic il 13 marzo scorso, Yellowstone è la nuova serie tv di Taylor Sheridan che vede protagonista il Premio Oscar Kevin Costner.
Un viaggio nei paesaggi del Nord Ovest americano, un vero e proprio western contemporaneo che ripropone in chiave attuale il mito della frontiera e della ruralità.
Yellowstone è una narrazione, in chiave seriale, della tradizione americana più intima e profonda: uomini a cavallo che proteggono la propria terra; lo scontro tra la natura e la civiltà; un western dei nostri giorni.
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La trama
Il protagonista è John Dutton (Kevin Costner), ricco proprietario del più grande ranch degli Usa, lo Yellowstone appunto. L’intera zona però è diventata obiettivo dei costruttori edili, viene rivendicata al tempo stesso dalla vicina comunità di indiani ed è troppo vicina al Parco Nazionale d’America.
L’uomo si trova così costretto a difendere il suo regno, con ogni mezzo possibile. La sua rigidità lo porteranno così ad entrare in conflitto con l’imprenditore Dan Jenkins (Danny Huston) e con il presidente della riserva indiana Thomas Rainwater (Gil Birmingham).
Dopo i primi screzi, la vicenda inizia a trasformarsi in una vera e propria guerra, che coinvolgerà anche i figli di John: il veterano di guerra Kayce (Luke Grimes), che vive nella riserva con la moglie ed il figlio; Beth (Kelly Reilly), che lavora in banca ma ha dei problemi con l’alcol; Jamie (Wes Bentley), brillante avvocato che sogna un futuro in politica e Lee, che ha dedicato la sua vita al ranch.
Yellowstone – La recensione
Taylor Sheridan ripropone lo schema narrativo che gli ha dato tanto successo in questi anni, rileggendo il genere western in chiave contemporanea. La frontiera americana si trasforma in questioni di proprietà e confini, e la lotta tra indiani e cowboy si evolve in chiave urbana.
Yellowstone è nella sua totalità una proiezione della mitologia e della tradizione americana nel presente: lo stile, le tematiche, la caratterizzazione dei personaggi creano quindi un bel mix tra passato e presente.
Ciò che preoccupa tutti i protagonisti non è la costruzione del futuro, ma il mantenimento del presente, la distruzione o la salvezza dei pilastri apparentemente solidi sui quali si poggia tutta la loro vita. I personaggi di Sheridan sono uomini che devono fare i conti con i loro scheletri nell’armadio, eroi o anti-eroi che cercano redenzione, che si sbriciolano mano a mano che gli eventi li travolgono.
La natura in Yellowstone è già addomesticata, i cowboy non hanno nuovi spazi da conquistare, ma terreni da difendere. In questa narrazione sono gli indiani che mirano all’espansione, a riprendersi ciò che era loro. La modernità sta letteralmente invadendo la tradizione: gli alberghi inghiottono i ranch.
Gli uomini nuovi della frontiera americana sono corrotti o corruttibili, muoiono facilmente, vivono di rapporti familiari che si logorano o che sono da ricostruire. Ciò che rimane del vecchio west sono i tratti della violenza, della sopraffazione, dei casi irrisolti e degli omicidi, così come le ferite aperte e la difesa dell’identità.
La seconda stagione
Il 24 luglio del 2018 Paramount Network ha rinnovato Yellowstone per la seconda stagione, che a partire dal 19 giugno andrà in onda negli Stati Uniti e si comporrà di 10 nuovi episodi.
A dirigere la serie saranno sempre John Linson e Taylor Sheridan Il cast sarà praticamente riconfermato nella sua totalità. Nella sua prima stagione, negli Usa, Yellowstone ha registrato una media di 5 milioni di spettatori per ogni episodio.