La Galleria Vik Milano dedica una personale alla produzione più recente di Tomoko Nagao. Pittrice e scultrice, giapponese di origine e milanese di adozione, passando per studi londinesi, l’artista è tra i più interessanti esponenti del new pop nipponico.
Di fronte ai nuovi lavori, mi è tornata in mente una frase che mi disse, quando ebbi modo di incontrarla nel suo studio tempo fa.
“Non è un’arte urlata la mia. Non voglio shoccare o sconvolgere”.
Così ci si trova attratti e coinvolti in una bellezza che non impaurisce, ma avvicina, che invita ma dietro alla quale il rosso è sangue, il giallo è dramma, il blu è ineluttabilità.
E in effetti il titolo della mostra, Women in Pop, allude alla scelta dell’artista di fornire uno sguardo esplicitamente femminile sulla società contemporanea, con una forte connotazione di critica sociale, soprattutto rispetto all’invasività di marchi di aziende e multinazionali nella nostra vita, benché sempre all’interno di una cornice estremamente pop, ironica e divertita.
Con gentilezza, come è consuetudine di Tomoko Nagao.
I contenuti della mostra di Tomoko Nagao
Per questo i suoi messaggi, il suo richiamo a riflettere diventano più vigorosi e determinati. Più ascoltati e duraturi perché rimangono impressi negli occhi e nella mente di chi guarda.
Come scrive la curatrice della mostra, Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci: “L’immagine della donna è colorata ma non dirompente, viva e vivace ma non ingerente. La donna di Tomoko è una donna amica, che tende la mano, e dunque davvero “pop” nell’originario significato di “popular”: una donna, insomma, che vuol parlare a tutti.”
La scelta dell’artista, tipica della cultura post-modern, di rivisitare soggetti prelevati dal passato e in particolare dalla storia dell’arte (dalla Gioconda, alla Medusa di Caravaggio, alla Venere del Botticelli) è sempre caratterizzata dal desiderio di alleggerire e desacralizzare i riferimenti storici con intenti ironici, giocosi e parodistici.
Si viene così proiettati in un mondo multicromatico fatto di rivisitazioni e interpretazioni singolari e coinvolgenti. Dalla Gioconda riproposta in chiave anime Hello Kitty, alla Infanta di Spagna in chiave Kawaii con una lattina di Coca Cola in mano.
La Salomè, ricorrente nelle opere dell’artista giapponese trasformata per l’occasione in una buffa icona pop la cui testa mozzata non perde anzi è rafforzata nella drammaticità proprio dalla leggerezza con cui viene riprodotta.
O ancora la “Madunina” tanto cara ai milanesi che assume le sembianze di icona giovanile superpop, senza risultarne involgarita o deformata ma anzi valorizzata nella sua attualità.
Ma pop diventano anche personaggi maschili che nella visione di Tomoko Nagao sono in versione femminile.
La mostra proseguirà fino al 15 di novembre e vale davvero la pena includerla nel programma di una visita per chi non è di Milano o di una “passeggiata in centro” per i residenti.
BIOGRAFIA
Nata a Nagoya, in Giappone, nel 1976, e trasferitasi da molti anni a Milano, dove vive, Tomoko si è affermata come una delle artiste più originali del panorama artistico contemporaneo. il suo stile, del tutto originale e inconfondibile, mixa tra di loro le suggestioni provenienti dalla tradizione Pop con quelle della nuova arte Superflat di Murakami e dalle figure stilizzate di Nara Yoshimoto, con cui l’artista ha studiato in Giappone. Considerata la più importante esponente della MicroPop Art in Italia, Tomoko Nagao ha esposto in numerose mostre e fiere sia in Italia (Palazzo Reale) che all’estero (Tokyo, Hong Kong). Nel settembre 2015 espone alla Gemalde Galerie di Berlino e nel 2016 espone nella mostra The Botticelli Renaissance group show presso la Victoria and Albert Museum di Londra.
Tomoko Nagao Women in Pop
Curated by GEL – Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci
October 8th – November 15th 2020
Galleria Vik Milano 210 Art Gallery, II floor
20121 MILANO Via Silvio Pellico, 8
Foto di copertina: tomokonagao.info