Mario Garofalo è una splendida voce anarchica della letteratura italiana. Il suo Ballata per le nostre anime, uscito in questo 2020, è un’opera che mescola più stili e generi.
La storia di Simone Pianetti, protagonista del romanzo, vi sembrerà raccontata dal vostro migliore amico. Perché Mario Garofalo ci parla di un uomo tranquillo, padre di otto figli ed onesto lavoratore, che un giorno imbracciò il fucile ed uccise cinque uomini e due donne.
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La trama
Di Simone Pianetti raccontano che nessun camoscio potesse sfuggirgli, e che i suoi occhi erano scintille capaci di sortilegi. Dicono che fosse un visionario, uno spirito dei tempi di là da venire. Ma anche che fosse cocciuto e che per niente si incendiasse.
La gente parla per invidia, e di lui dice che la sua famiglia avesse stretto un patto col diavolo per avere successo negli affari. Che emigrò in America per amore e che lì lasciò una ragazza dai capelli rossi per la possibilità di un altro futuro.
Si raccontano molte cose insomma su Simone Pianetti, ma l’unica certa è che la mattina del 13 luglio 1914 diede un bacio alla figlia più piccola, poi uscì e col fucile da caccia ammazzò sette persone (tra cui medico, giudice e parroco del paese). Erano responsabili di una congiura che aveva causato la chiusura della sua locanda e di un mulino che gestiva.
Mauro Garofalo e la Ballata per le nostre anime – La recensione
Dopo la storia, i fatti e gli omicidi, inizia la leggenda. Pare che in trecento tra guardie e carabinieri lo cercarono per i monti. Ma pare anche che lo aiutarono a nascondersi. Per la legge italiana è ancora oggi un ricercato.
Mario Garofalo entra nell’immaginario collettivo, ed in questo bellissimo romanzo unisce storia e leggenda, realtà ed immaginazione, per raccontarci quella che è ormai diventata una storia del terrore per i potenti che si prendono gioco degli ultimi e dei più deboli.
Nel Bergamasco ancora si dice “ci vorrebbe il Pianetti”, quando c’è un torto da sanare che non si ha la forza di affrontare. Ballata per le nostre anime (Mondadori) mescola quindi cronache, racconti e dicerie per formare una biografia romanzata di rara profondità.
Un’opera classica e sperimentale al tempo stesso che guarda a grandi modelli della letteratura: le Cronache di poveri amanti di Pratolini, la Spoon River di Masters. Sì perché Mauro Garofalo dà voce sia al protagonista sia ai morti ammazzati.
Un romanzo corale insomma, che democraticamente e tristemente lascia parlare i rimpianti, i dubbi, i rifugi, i boschi e le città e soprattutto i fantasmi. Quelli che possono, a volte, regalare una vita diversa.
Mauro Garofalo
Casa editrice
Mondadori
Anno
2020
Genere
Narrativa
Formato
Rilegato
Pagine
348
ISBN
9788804722564