Dopo il bel successo della prima stagione, in programmazione su Netflix c’è The Alienist 2 – L’angelo delle tenebre. Otto episodi nei quali ritroviamo i protagonisti alle prese con un nuovo caso.
Basato sul secondo romanzo di Caleb Carr pubblicato nel 1994, The Alienist 2 – L’angelo delle tenebre è il sequel de L’Alienista non solo in tv ma anche in letteratura. Questa volta al centro della narrazione ci saranno dei bambini scomparsi e poi brutalmente uccisi.
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La trama
Sara Howard (Dakota Fanning) ha aperto una propria agenzia investigativa, con la quale sta seguendo un nuovo caso. Sara chiederà l’aiuto del dottor Laszlo Kreizler (Daniel Brühl), il famoso alienista, per ritrovare Ana Linares, la piccola bimba del console spagnolo che è stata rapita.
Insieme a loro anche John Moore (Luke Evans), che ora è diventato giornalista del New York Times, e gli specialisti forensi Marcus e Lucius Isaacson. L’indagine condurrà i protagonisti in un territorio oscuro fatto di omicidi ed inganni, e la storia si farà sempre più pericolosa ed avvincente.
Soprattutto quando entrerà in scena una donna dal passato omicida, protetta da una delle maggiori famiglie criminali della città.
The Alienist 2 – L’angelo delle tenebre. La recensione
Come già avvenuto nella prima serie, The Alienist 2 mette in scena la corruzione delle istituzioni di inizio ‘900, la forte divisioni in classi e le disparità economiche della società americana, ancora fortemente ancorata alle questioni di genere e di razza.
In questo scenario, ancora molto attuale tra l’altro, si muovono i protagonisti, che rispetto alla prima stagione hanno subito qualche cambiamento, si sono stabilizzati sia a livello personale che lavorativo. Tutti questi cambiamenti portano una concentrazione della vicenda non tanto sulla figura di Laszlo, l’alienista, quanto sul rapporto complesso tra Sara e John.
L’investigazione, più che i sentieri della mente, è al centro di The Alienist 2, con le solite atmosfere buie, angoscianti e macabre che sono il tratto distintivo di questa serie, che anche stavolta si conferma come un buonissimo prodotto Netflix (superiore alla maggior parte delle serie in onda in questo periodo), sia nella costruzione della narrazione, sia nel cast e sia nella caratterizzazione dei personaggi principali.
Forse, in questa seconda stagione, vengono lasciati troppo ai margini alcuni personaggi di secondo piano che avrebbero meritato forse più spazio, magari con un paio di puntate in più. Idem anche per alcune tematiche che, sull’onda della prima stagione, potevano trovare maggior peso (la corruzione della polizia, la guerra ispano-spagnola, il razzismo). Nulla da dire invece riguardo la questione femminile, visto che The Alienist 2 – L’angelo delle tenebre, è una serie tutta al femminile, in cui le donne sono il vero motore della vicenda.
Tra le interpretazioni va sottolineata quella di Rosy McEwan (nel personaggio di Libby Hatch), che interpreta una figura tormentata, complessa, che è allo stesso tempo vittima e carnefice.