Neoitaliani. Un manifesto. Si intitola così l’ultimo libro di Beppe Severgnini portato in libreria da Rizzoli. Una sorta di manifesto con 50 motivi per essere italiani.
Cosa dice Beppe Severgnini? “Dalla bufera siamo usciti diversi. Peggiori o migliori? Direi: non siamo andati indietro. A modo nostro, siamo andati avanti. Siamo stati costretti a trovare dentro di noi – nelle nostre città, nelle nostre famiglie, nelle nostre teste, nel nostro cuore – risorse che non sapevamo di possedere”.
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Beppe Severgnini – Neoitaliani
Chi sono i neoitaliani? Siamo tutti noi, che abbiamo attraversato la stranissima primavera del 2020 e ora affrontiamo un futuro incerto. “Ci vorrà tempo per capire come la pandemia, lo spavento e le difficoltà abbiano cambiato il nostro carattere. Ma un cambiamento è avvenuto.” Beppe Severgnini, che ha dedicato la carriera alla meticolosa osservazione dei connazionali, non ha dubbi: “Dalla bufera siamo usciti diversi. Peggiori o migliori? Direi: non siamo andati indietro.
A modo nostro, siamo andati avanti. Siamo stati costretti a trovare dentro di noi – nelle nostre città, nelle nostre famiglie, nelle nostre teste, nel nostro cuo-re – risorse che non sapevamo di possedere”. Quindici anni dopo La testa degli italiani – il libro che, tradotto in quattordici lingue, ha spiegato agli stranieri il nostro carattere nazionale – l’autore ha deciso di raccontare i cambiamenti avvenuti e anticipare quelli che verranno. Neoitaliani ruota intorno a una sorta di manifesto: 50 MOTIVI PER ESSERE ITALIANI.
Un modo insolito e brillante per spiegare chi siamo, e capire chi potremmo essere. Scrive Severgnini: “Il virus ci ha messo con le spalle al muro. La posizione in cui noi italiani diamo tradizionalmente il meglio”. E aggiunge: “Abbiamo dimostrato di saper essere disciplinati, ma ci scoccia ammetterlo. Temiamo di rovinarci la reputazione”. Il suo racconto – divertente, commovente, stimolante – vi convincerà che i neoitaliani sono pronti a fare cose nuove. Non sappiamo quali e non sappiamo quante e non sappiamo quando. Sappiamo, però, che dipenderà da noi.
L’autore
Beppe Severgnini. nato a Crema, è editorialista del “Corriere della Sera” dal 1995. Ha creato il forum “Italians” e diretto il settimanale “7”. Opinion writer per “The New York Times” dal 2013, è stato corrispondente in Italia per “The Economist” (1996-2003). È autore di molti bestseller: il primo è Inglesi (1990), il più recente Italiani si rimane (2018). La testa degli italiani (2005) è stato un New York Times bestseller. Da La vita è un viaggio (2014) ha tratto uno spettacolo teatrale di successo. I suoi libri sono disponibili in BUR.