Con Nuovo Decameron, Harper Collins Italia torna a puntare sulla forza eversiva e l’attualità perenne dei classici. Dopo il grande successo del libro “Le nuove Eroidi”, una serie di racconti ispirati alle “Eroidi” di Ovidio, la casa editrice torna a proporre un altro capolavoro reinterpretato: il Decameron di Giovanni Boccaccio.
Nasce così il Nuovo Decameron: così come il Decamerone traeva ispirazione dalla peste a Firenze del 1348, allo stesso modo la sua riproposizione in chiave contemporanea ha origine dalla pandemia attualmente in atto a livello planetario.
La trama
Barbara Alberti, Chiara Barzini, Jonathan Bazzi, Ilaria Gaspari, Jhumpa Lahiri, Antonella Lattanzi, Michele Mari, Michela Marzano, Stefano Massini, Chiara Valerio reinventano uno dei più bei libri della storia della letteratura mondiale.
Sette scrittrici e tre scrittori si susseguono nella reinvenzione del capolavoro boccaccesco.
Troviamo così, fra le pagine del Nuovo Decameron, alcuni dei personaggi più celebri delle novelle del Decameron: da Federigo degli Alberighi a Nastagio degli Onesti, da Lisabetta e i suoi fratelli a Elena e Ranieri.
Nuovo Decameron – La recensione
Il Proemio firmato da Stefano Massini sembra far ritrovare al lettore il gruppo di giovani descritti da Boccaccio, sette ragazze e tre ragazzi che per sottrarsi ai rischi del contagio si rifugiano in una casa di campagna fuori Firenze e iniziano a raccontarsi storie per passare il tempo.
Barbara Alberti si occupa di Abraam giudeo che si converte al cristianesimo: la sua storia viene trasfigurata in quella di Betto, fervente cattolico, e Shalo, tuttofare del parroco di origine yazida fuggito dalle bande dell’Isis.
Ilaria Gaspari reinventa la storia di Lisabetta e i suoi fratelli, che uccidono l’amante di lei: elemento in comune con l’originale è il basilico. Michela Marzano narra la toccante storia d’amore di Pasquino e Simona, che in questa versione diventa Saymuna, giunta in Italia dalla Somalia.
Chiara Valerio racconta con ironia e qualche stilettata la novella di Messer Guglielmo Rossiglione, che nutre la moglie con il cuore del suo amante, messer Guglielmo Guardastagno.
Chiara Barzini ci riporta in leggendario eppure attualissimo bosco di pini nei pressi di Ravenna, quello in cui si ripete ogni venerdì la caccia e l’uccisione di una donna, secondo la celebre novella di Nastagio degli Onesti, qui riscritta dal punto di vista della vittima.
Michele Mari ci racconta la storia di Federigo degli Alberighi (quello del falcone, per intenderci) dall’originalissimo punto di vista di uno scrittore «assai più oscuro» di Boccaccio, vissuto circa «sei o sette secoli» dopo.
Jonathan Bazzi rielabora in chiave contemporanea la storia di Pietro di Vinciolo, ricco uomo perugino che si sposa solo per nascondere la sua omosessualità.
Antonella Lattanzi racconta l’incredibile storia di Elena e Ranieri, in un crescendo di tensione che si accumula di pagina in pagina. Jhumpa Lahiri chiude la raccolta di racconti ripercorrendo alcuni temi chiave del Decameron, in particolare quello della fortuna, anche se leggendo la storia di questa famiglia di immigrati, colpita da una lotta tra poveri e dalla inutile e anzi dannosa morbosità dei mass media, viene da pensare più alla mancanza di umanità che ad altro.
AA.VV.
Casa editrice
Harper Collins Italia
Anno
2021
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
217
ISBN
9788869059025