Due bellissimi appuntamenti andati in onda su Sky il 21 e il 28 giugno. Alfredino. Una storia italiana, è la miniserie prodotta dalla tv satellitare e andata in onda in 4 episodi.
Un progetto cinematografico coraggioso e ben riuscito, interpretato, tra gli altri, da Anna Foglietta, Vinicio Marchioni e Giacomo Ferrara. Alfredino. Una storia italiana ripercorre infatti i drammatici eventi accaduti nel Vermicino nel giugno del 1981, quando il piccolo Alfredo cadde in un pozzo artesiano tenendo incollata alla tv tutta l’Italia.
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La trama
La miniserie tv targata Sky racconta la nota vicenda di Alfredo Rampi, un bambino che nel giugno del 1981 cadde in un pozzo artesiano da cui, purtroppo, non si riuscì a recuperarlo vivo. Il bambino finì addirittura a 60 metri di profondità e morì pochi giorni dopo, anche a causa di una certa disorganizzazione nei soccorsi.
Un evento che ha segnato la storia dell’intero Paese causando un vero e proprio trauma collettivo che la serie vuole mettere in scena, quasi per elaborarlo e superarlo. L’Italia tutta si strinse attorno al dolore della famiglia Rampi, anche in maniera eccessiva.
L’evento fu anche il primo ad essere seguito in tempo reale dalla tv di Stato, che organizzò una diretta per i tentativi di soccorso delle ultime 18 ore.
Un trauma collettivo a cui il Paese non era pronto, e che portò, dopo poco tempo, alla formazione della Protezione Civile Nazionale così come la conosciamo oggi, grazie alla determinazione della mamma di Alfredo, Franca, che diede vita al Centro Alfredo Rampi, che aveva l’obiettivo di evitare ad altri le stesse sofferenze.
Alfredino. Una storia italiana – La recensione
Non era facile approcciare alla vicenda di Alfredino, raccontare gli eventi di quei 3 giorni che hanno scosso l’Italia, mettere in scena con tanta trasparenza e tanta precisione non solo i fatti, ma anche i sentimenti.
Ancora una volta Sky centra l’obiettivo e porta sullo schermo la ricostruzione precisa e senza fronzoli di una vicenda che intere generazioni ricordano ancora, e di cui forse non si dovrebbe mai smettere di parlare. Alfredino. Una storia italiana, è un prodotto prezioso per chi c’era e per chi non c’era, per chi ha voglia di ricordare e per chi vuole conoscere. Ma anche e soprattutto per chi non vuole dimenticare.
C’è spazio per tutto nei 4 episodi di cui si compone la miniserie. Ci sono i fatti principali, la fantastica interpretazione di Anna Foglietta (nei panni di mamma Franca), la bravura di tutto il cast. C’è, insomma, una ricostruzione puntuale della vicenda che però è accompagnata da un’attenta analisi di ciò che non ha funzionato, di cosa si sarebbe potuto fare.
Molto ci si concentra, a ragione, sul circo mediatico che si creò attorno alla vicenda di Alfredino, ma anche su cosa per fortuna cambiò dopo di allora. Niente viene nascosto, tutto viene regalato allo spettatore che a volte s’indigna, a volte s’arrabbia, a volte piange.
Il regista Marco Pontecorvo ha voluto parlare così della decisione di restituire all’opinione pubblica un fatto di cronaca così importante: “La storia di Alfredino appartiene alla memoria di tutti gli italiani, anche quelli che non l’hanno vissuta. Proprio per questo abbiamo sentito una responsabilità maggiore nell’abbracciare il progetto. Tutti hanno veramente dato il massimo. Pur avendo seguito i verbali, abbiamo cercato di uscire dalla pura cronaca, di scavare negli animi dei personaggi e attraverso di loro raccontare un affresco dell’Italia di quell’epoca”.