Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa è una bella raccolta di racconti di Francesca Mattei. Il volume è uscito in libreria nei mesi scorsi per Pidgin.
“Francesca Mattei è un portento, è una voce fresca e reale, quel che ci vuole per svecchiare il racconto italiano e portarlo in una nuova dimensione moderna, attuale, frenetica.” – Stefania Grosso su The Bookish Explorer parlando de Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa.
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Francesca Mattei – Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa
Tra le viuzze e i baretti, tra i brindisi con birre economiche e le sniffate nei bagni, personaggi immobilizzati e anestetizzati dalla noia e dall’arrendevolezza vibrano in una continua tensione verso l’evasione.
Donne che si mettono a nudo rinunciando ai propri abiti, strappandosi le proprie croste e persino abbandonando la propria pelle, che riducono in cenere ciò che hanno coltivato con minuzia e pazienza, che soffrono l’inconciliabilità delle proprie personalità con le aspettative della società.
Con un linguaggio secco, rapido e ritmico, Francesca Mattei rappresenta in questi racconti una stasi nervosa frutto di forze contrastanti – il peso delle radici e l’accelerazione dell’inebriamento – che permeano le ombre malinconiche di piccole cittadine o case opprimenti da cui sembra non esserci via di fuga, fino a quando questa via di fuga non viene spalancata con la forza.
L’autrice
Francesca Mattei ha studiato sociologia e vive in una piccola città al confine tra Toscana e Liguria. Alcuni dei suoi racconti sono apparsi su Verde Rivista, l’Elzeviro, Clean Rivista, SPLIT, Voce del Verbo, Narrandom, Malgrado le Mosche e nell’antologia “Vite sottopelle. Racconti sull’identità”, edita da Tuga Edizioni in collaborazione con la rivista Reader For Blind.