Lupin è certamente tra le serie tv di maggior successo in programmazione in questi mesi sulla piattaforma Netflix. Le prime due stagioni (di 5 parti ciascuna) hanno sin da subito avuto un gran riconoscimento da parte del pubblico.
Liberamente ispirata ai romanzi di Maurice Leblanc, il Lupin che ha per protagonista Omar Sy trasferisce personaggi, situazioni, eventi ed episodi nei giorni nostri. Tra fascino e irrealtà il prodotto funziona, in attesa della terza stagione.
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La trama
Lupin, come detto, è una serie tv che si rifà ai famosi romanzi di Maurice Leblanc, che avevano come protagonista il ladro gentiluomo Arsenio Lupin.
Assane Diop è un uomo (con ex moglie e un figlio) che vuole vendicare la morte del padre, il quale ha subito un’ingiustizia da parte di una famiglia ricca e facoltosa di Parigi. Dopo il torto è stato imprigionato e non reggendo al dolore ha finito per suicidarsi.
Ora Lupin è pronto a mettere in gioco tutta la sua bravura nei camuffamenti e nelle strategie per smascherare i giri loschi e illeciti dell’uomo ricco che gli ha causato tanto dolore. Sarà una vera e propria caccia al ladro con la polizia sulle sue tracce.
Il protagonista è Omar Sy, nel ruolo di Assane Diop, e poi nel cast troviamo Hervé Pierre, Nicole Garcia, Clotilde Hesme, Ludivine Sagnier, Antoine Gouy, Shirine Boutella e Soufiane Guerrab.
Lupin – La recensione
Le prime due stagioni di Lupin (ciascuna di 5 episodi) sono un vero e proprio turbine di eventi, di strategie, di situazioni convulse e di trucchi. Tutto è utile però per conoscere da vicino il protagonista e la sua storia.
Assane Diop è un fan di Lupin, così come lo era suo padre e così come lo è suo figlio. Ma ai romanzi di Leblanc si ispirano anche molti altri protagonisti della vicenda, così da creare un ponte solido e piacevolissimo tra tv e letteratura.
Il processo di attualizzazione della storia lascia per forza di cose alcuni particolari indietro, ma rende anche il tutto ricco di nuovi spunti su cui soffermarsi. Assane è un uomo di colore, che proprio come suo padre viene spesso usato, deriso. Lui rappresenta la parte debole ma intelligente, l’uomo in lotta con la legge ma per una giusta causa.
In lui, così come in Lupin, c’è il senso di un valore profondo al quale attaccarsi, una precisa strada da seguire. Questo è il vero centro narrativo della serie, al quale si appoggiano poi i singoli trucchi, i furti, i piani geniali per fuggire. Il passato di Diop costruisce il suo presente e ne determina il futuro. La vendetta è il movente, la lotta contro il potere è lo strumento, la giustizia è l’obiettivo finale.
In arrivo la terza stagione
In una recente intervista il protagonista Omar Sy ha parlato dell’arrivo in Italia della terza stagione, sempre su Netflix:
“Siamo molto felici ed entusiasti per il successo che sta ottenendo Lupin. Quando abbiamo scoperto di essere al primo posto nelle classifiche Netflix di tutto il mondo, abbiamo capito che stava accadendo qualcosa di unico”.
Lui stesso è un grande fan di Arsenio Lupin: “Conosco tutti i fumetti giapponesi e ho letto tantissimi manga dedicati a lui”.
La sceneggiatura è in fase di creazione, e dalle prime voci si parla dell’uscita nel mese di gennaio 2022.