Il quarto racconto che compone il primo blocco edito da Tetra edizioni è Quel che resta delle case, di Emanuela Canepa. Una storia affascinante ai limiti del vero che tiene incollato il lettore alle pagine.
Quel che resta delle case si muove infatti tra realismo magico e weird, e offre un’esperienza di lettura che si caratterizza per atmosfere surreali, dove niente è come sembra.
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La trama
È la notte di Natale. Una bambina, sola nella stanza di uno chalet di montagna, siede sul letto e accarezza il suo gatto. Fuori la neve cade e tira un vento da far tremare le pareti.
Nella nuova abitazione, dove la ragazzina si è da poco trasferita con i genitori, echeggia un’assenza ingombrante come le cime del Sorapiss e i due ettari di boschi che la circondano. Il compito della bambina è vegliare sui propri cari e nutrire la casa che sembra avere fame.
Ma c’è qualcun altro nella residenza e lei lo percepisce. Ciò che ancora deve capire è cosa fare di quelle presenze.
Quel che resta delle case – La recensione
La paura, il brivido, la tensione che cresce pagina dopo pagina. Ma poi anche il misterioso, quel senso di presenza che cresce senza sapere cosa, in realtà, ci sta osservando a pochi passi di distanza.
Tutti elementi che potrete ritrovare nel racconto di Emanuela Canepa, che sceglie di muoversi a cavallo tra il genere del realismo magico e quello del mistero, perché non tutto nella letteratura, come nella vita, deve essere spiegato alla perfezione.
Quel che resta delle case quindi gioca sull’assenza che si riempie, sugli spazi che prendono vita, sui rapporti umani e familiari che si adattano agli spazi stessi, si allargano e si ritraggono, e poi quando scompaiono lasciano qualcosa dietro di loro, che sa di etereo, effimero eppure potentissimo.
Tra un presente brutale e spaventoso e richiami al passato “speciale” e a tratti mistico, la bambina e la nonna corrono sul filo sottilissimo che li lega alla casa, alla montagna, allo spirito dei boschi. Così quando la casa sembra diventata una prigione sarà proprio il suo spirito a ribellarsi. La narrazione così si sposta su un piano diverso, fatto più di non detti e di immaginato che di eventi reali.
Così si prosegue fino al momento finale, in cui la rivelazione che ci viene data è parziale ma sostanziale. Siamo in un sogno? Cosa c’era di vero nella storia che abbiamo letto? La mente della bambina e quella della nonna coincidono? Tutte domande a cui ognuno, liberamente e singolarmente, potrà dare risposta. Una risposta che sarà relativa e che attingerà dalle vostre credenze, dalle vostre esperienze, dal vostro esservi immersi in questa lettura. E da quanto credete o no che le case restano, vivono, si plasmano attorno a chi ci vive.
Emanuela Canepa
Casa editrice
Tetra edizioni
Anno
2022
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
72
ISBN
9791280917034