Il 26 Luglio, per il MOF (Macerata Opera Festival) 2024 è andata in scena la seconda replica della recita belliniana Norma. La regia è di Maria Mauti. La documentarista milanese, alla sua prima esperienza con il teatro d’opera coniuga profondità drammatica e visione moderna e suggestiva, regalando al pubblico un’esperienza intensa e coinvolgente.
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L’allestimento scenico, a cura dello studio Garcés – de Seta – Bonet Arquitectes, ricrea un ambiente metafisico e multiforme, trasformando le mura dello Sferisterio in una superficie fluttuante di colori e visi. Le grandi scale mobili metalliche disposte sul palcoscenico è un esercizio sul tempo con una riflessione dello scorrere inesorabile del destino. La regia della Mauti è essenziale con la capacità di evocare emozioni profonde. La gestualità dei protagonisti, precisa e mai sopra le righe, contribuisce a sottolineare la complessità psicologica dei personaggi come in un quadro caravaggesco.
Norma al MOF 2024
Il duetto tra Norma e Adalgisa, magistralmente interpretato da Marta Torbidoni e Roberta Mantegna, ci consegna un momento di grande intensità emotiva. Marta Torbidoni nel ruolo di Norma con una vocalità potente e piena di sfumature, trasmette al pubblico tutto il tormento e la passione del personaggio. Roberta Mantegna, nel ruolo di Adalgisa, dimostra con la sua voce agile e espressiva, capace di rendere al meglio la laboriosità del suo personaggio. Anche Antonio Poli, nei panni di Pollione e Riccardo Fassi, nel ruolo di Oroveso, offrono prove convincenti. La direzione musicale di Fabrizio Maria Carminati, veterano del belcanto e direttore artistico del Teatro Bellini di Catania, valorizza la bellezza della partitura belliniana, sottolineando le delicatezze melodiche e le tensioni drammatiche. L’orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro lirico marchigiano “V.Bellini” offrono un accompagnamento preciso e coinvolgente, contribuendo a creare un’atmosfera magica. Norma apre al dialogo con il pubblico, mentre la luce scolpisce e taglia ogni momento drammatico della storia.
Composta da Vincenzo Bellini nel 1831, Norma è un capolavoro del belcanto, ambientato nella Gallia romana, durante le guerre tra romani e galli. L’opera narra la tormentata storia d’amore tra Norma, sacerdotessa druida, e Pollione, un condottiero romano.
Un’opera che affascina
Nonostante un debutto poco fortunato alla Scala di Milano nel 1831, Norma è oggi considerata uno dei capolavori assoluti del belcanto. La complessità dei personaggi, la bellezza delle melodie e la forza drammatica della storia rendono quest’opera un punto di riferimento per tutti gli amanti dell’opera lirica.
La scelta di un allestimento essenziale e di una regia dove il gesto si eleva a ritratto ha permesso di superare le convenzioni tradizionali, offrendo una lettura fresca e originale del capolavoro belliniano. Norma tocca il contemporaneo, guardando al futuro, ma senza tradire il passato. Un’opera che ancora affascina per la sua bellezza musicale, la profondità dei suoi personaggi e la forza del suo dramma. Norma al 60° Macerata Opera Festival è capace di coniugare la tradizione operistica con l’innovazione. Il dramma d’amore e dovere nella Gallia romana, dimostra come la musica di Bellini possa ancora emozionare e coinvolgere il pubblico di oggi. La luna ancora una volta irradia il palcoscenico e trionfa.