Come scrivere dell'Africa

Come scrivere dell’Africa: Tributo a Binyavanga Wainaina

Esce in Italia per 66thand2nd Come scrivere dell’Africa, la fondamentale eredità dell’intellettuale più brillante dell’Africa contemporanea, Binyavanga Wainaina. Il volume è in libreria dal 30 agosto.

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Con questa doppia pubblicazione 66thand2nd vuole esprimere – attraverso le pagine dei suoi libri – il tributo a una persona che è stata uno degli intellettuali più influenti del pianeta grazie alla sua forza eversiva e alla sua capacità di pensare fuori da ogni schema prestabilito. 66thand2nd è grata per aver avuto la fortuna e il privilegio di incrociare il suo percorso.

La casa editrice rende onore alla personalità straordinaria ed esplosiva di un autore coraggioso e rivoluzionario, scrittore brillante e irriverente, sorprendente nell’affrontare la malattia e, poi, nella consapevolezza della morte.

Come scrivere dell’Africa – Binyavanga Wainaina

Voce inconfondibile nel panorama della cultura e letteratura africana, autore di rottura nella decostruzione degli stereotipi occidentali sull’Africa grazie al racconto della complessità e multidimensionalità di un continente infinitamente sfaccettato e controverso, pluripremiato narratore e saggista e fondatore di «Kwani?», una delle principali riviste letterarie africane, Binyavanga Wainaina ha segnato un cambio di rotta irreversibile su come scrivere dell’Africa.

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Come scrivere dell'Africa

Capace di radunare intorno a sé comunità di scrittori in tutto il mondo e punto di riferimento per la nuova generazione di narratori africani, – stimato da autrici come Chimamanda Ngozi Adichie (che di Wainaina è stata anche amica), Taye Selasu, Yaa Gyasi, Wainaina ha lasciato una importante eredità in questa raccolta di saggi e racconti, mai pubblicata prima in forma consolidata, in cui riflette con ironia e acume su un’ampia gamma di temi legati al continente africano con uno sguardo interno: dalla politica interna e internazionale, all’economia e gli aiuti internazionali, dal patrimonio culturale e letterario alla tutela dei diritti civili fondamentali, esplorando le molteplici anime e identità che abitano questa terra.

Insieme alla raccolta Come scrivere dell’Africa uscirà in libreria anche la nuova edizione di Un giorno scriverò di questo posto (66thand2nd, 2013), straordinario memoir in cui l’autore, nel raccontare la sua storia personale, ha cristallizzato la memoria del suo paese, il Kenya, dell’Uganda (terra da cui proveniva sua madre) e del Sudafrica (luogo prescelto per gli studi di economia). Questo racconto fa da specchio alle vicende dell’intero continente africano ed è un inno alla scrittura. È attraverso la scrittura, infatti, che Binyavanga ha creato un nuovo canone per ripensare il mondo con parole proprie, tornando alla sua famiglia, alle sue radici, alle sue esperienze e creando un precedente non solo per chi scrive ma per ogni singolo abitante del continente africano. La storia, sembra dire Binyavanga, stavolta la dobbiamo raccontare noi africani.

Nell’indimenticabile “Lost Chapter”, I am homosexual, mum, l’autore immaginava di raccontare alla madre, da poco scomparsa, di essere omosessuale: un coming out di eccezionale importanza, che scelse di fare nel momento in cui la Nigeria e l’Uganda inasprirono le misure già durissime contro l’omosessualità, prevedendo anche la pena di morte per questo reato. Binyavanga fu travolto da un’ondata di disprezzo ma anche da un affetto e stima di proporzioni gigantesche per avere avuto il coraggio di rendere pubblica la sua omosessualità, oggetto di riserbo perfino nel suo memoir.

Binyavanga Wainaina  è scomparso troppo presto ma ci ha lasciato la sua eredità e una riflessione culturale da cui non è possibile tornare indietro.

L’autore

Binyavanga Wainaina (1971-2019) è nato a Nakuru, nella Rift Valley, Kenya. Nel 2002 il suo racconto Discovering Home ha vinto il Caine Prize. Nel 2003 ha fondato «Kwani?», una delle principali riviste letterarie africane; nel 2005 ha pubblicato su «Granta» How to Write about Africa, tradotto in venti lingue e ancora oggi il testo più cliccato sul sito web della rivista. Ha scritto per il «New York Times», il «Guardian», «Vanity Fair» e il «National Geographic». Nel 2014 la prestigiosa rivista «Foreign Policy» lo ha inserito tra i Leading Global Thinkers, la lista degli intellettuali più influenti del pianeta. È stato Direttore del Chinua Achebe Center di New York. Wainaina è scomparso prematuramente a Nairobi nel maggio del 2019.

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