Sono molte le cose umane

Sono molte le cose umane, di Benedetta Cibrario

Benedetta Cibrario è l’autrice del romanzo intitolato Sono molte le cose umane, che la casa editrice Mondadori ha portato in libreria in queste settimane.

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“Un caleidoscopio di luoghi, epoche e personaggi per origine, età, estrazione sociale anche molto diversi fra loro, alle prese con «svolte improvvise e imprevedibili», che danno vita a racconti nel racconto in cui storie e vicende si sgranano una dall’altra in microcosmi pieni delle molte cose umane del titolo, paiono evocare una costruzione romanzesca e si esauriscono invece in autentici gioielli della misura breve, perfettamente conclusi in sé.” Marzia Fontana, la Lettura.

Benedetta Cibrario – Sono molte le cose umane

Dopo la smagliante novella Lo Scurnuso, pubblicata nel 2011, Benedetta Cibrario, sapiente orafa della misura breve, è tornata al racconto con una sequenza maestosa di storie e di personaggi che lasciano il segno.

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Sono molte le cose umane

Ci vengono incontro l’elegante signor Mättli con il cane Flock al guinzaglio, misteriosa presenza all’ultimo piano di un condominio dove solo lo sguardo immaginoso di una bambina sa arrivare; la direttrice di sala Helen Bailey e lo chef Tomász Wozniak, che, nella Londra dei primi anni cinquanta, forti della vita che ricomincia, intrecciano una saporitissima corrispondenza fatta di piatti eccellenti e di garbate tenerezze; un uomo che, rimasto senza lavoro, passa le giornate fuori casa, in un parco, in attesa di fare ritorno dalla sua famiglia che, ignara, lo attende come sempre.

Molti sono i personaggi che abitano l’immaginazione di Benedetta Cibrario e ritagliano lo spazio dell’accadere, il flusso magico delle “cose umane”. Con sensibilità e passione la narrazione si muove, da un’epoca all’altra, da una figura del presepe napoletano alla sgomentante apparizione di elefanti sulle Alpi che furono le montagne di Annibale, da un ritratto all’altro, tutti modellati nella docile materia di cui sono fatti uomini e donne, in cui risuona – chi meglio di Cibrario potrebbe restituirlo? – il rumore del mondo.

L’autrice

Benedetta Cibrario è nata a Firenze nel 1962, da padre torinese e madre napoletana. Vive a Londra. Nel 2007 esordisce con il romanzo Rossovermiglio (Feltrinelli, premio Campiello 2008), tradotto e pubblicato in diversi paesi, tra cui Germania, Olanda, Portogallo, Grecia. Nel 2009 esce Sotto cieli noncuranti (Feltrinelli, premio Rapallo Carige 2010) e, successivamente, Lo Scurnuso (Feltrinelli, 2011). Per Mondadori ha pubblicato nel 2018 Il rumore del mondo (finalista al premio Strega 2019).

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