Semiotica notturna

Cristina Eléni Kontoglou presenta la sua raffinata raccolta poetica “Semiotica notturna”

“Semiotica notturna” è la nuova silloge poetica della scrittrice e fotografa Cristina Eléni Kontoglou, già autrice delle opere “Volturno Arcano” (Eretica Edizioni, 2023) e “Agrimonia” (Fallone Editore, 2023).

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In questo testo ricco di simbolismi e di citazioni ai processi alchemici si propongono liriche aventi come sfondo una metropoli immaginaria e postmoderna, echeggiante gli scenari cyberpunk di film quali “Blade Runner” e “Strange Days”.

Cristina Eléni Kontoglou – Semiotica notturna

In queste città fumose e decadenti, in cui le stranianti luci provenienti da insegne al neon si alternano a zone di profonda oscurità, si aggirano fantasmi affetti da una forma grave di nostalgia, e i cui pensieri sono riportati in liriche ad alta intensità emotiva composte di materie organiche e artificiali, di sostanze che cambiano significati per adattarsi al sentire umano. D’altronde l’autrice ama ribaltare il senso delle cose, confondere i piani, manipolare per estrarre nuove verità.

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Semiotica notturna

Ed è da questo intento che nasce il suo legame con l’alchimia: in questa affascinante silloge poetica, l’autrice corrompe la materia (declinata in parole, immagini, sensazioni), la purifica e infine la ricompone, riducendola all’essenza. Accade lo stesso nei procedimenti alchemici: vi è la fase della Nigredo in cui la materia si dissolve, putrefacendosi, poi dell’Albedo, durante la quale la sostanza si purifica, sublimandosi, e infine della Rubedo in cui essa si ricompone, fissandosi. Non è un caso infatti che quest’opera sia divisa in tre sezioni – Materia, Sublimazione e Trasmutazione – corrispondenti alle tre fasi alchemiche; e non è un caso che le liriche presenti in ognuna di queste sezioni rispondano proprio a quei momenti specifici di scomposizione, purificazione e ricomposizione – «C’è sempre tempo per spaccare superfici depistare le coscienze, manomettere frequenze approssimative oppure stracciare i contorni delineati con esatto ordine, le mani che per istinto vanno a trovare i luoghi di saldatura che altri hanno costruito a loro immagine e somiglianza. Ma prima si tratta di studiare osservare conoscere l’oggetto di tanta distruzione toccare, percorrere la pelle del vetro le screpolature il freddo liscio al contatto del palmo a lui uguale, familiare per immagine e somiglianza».

La poetessa compie e fa compiere un viaggio che ha una meta ben precisa: andare oltre le apparenze della materia, per penetrare a fondo nel mistero dell’essere; in tal senso è interessante come, nella terza e ultima sezione, vi sia un’unica poesia, anzi, per esattezza una prosa poetica, in cui comprendiamo a fondo il messaggio dell’autrice e in cui vengono riassunte le tre fasi alchemiche per mostrare la trasformazione avvenuta, che concerne tanto la materia quanto e soprattutto la spiritualità.

Contatti dell’autrice

https://www.instagram.com/cristinaelenikontoglou/
https://www.facebook.com/dilva.genovesi

copertina
Autore
Cristina Eléni Kontoglou
Casa editrice
peQuod Editore
Anno
2024
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
74
ISBN
9788860683755
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