Tre racconti brevi, che Anton Čechov pubblica nel 1887, un’allegoria, un affresco in chiave simbolica della realtà russa di quegli anni. Novelle sicuramente non di facile comprensione se non accompagnate da una lettura più profonda che, nell’edizione Voland tradotta da Pia Pera, ci viene abbozzata nella postfazione.