Nella scrittura ormai definita di Camurri, si ritrovano la sincerità e la voglia di parlare all’animo del lettore. Qualcosa nella nebbia è un romanzo che guarda con intimità e intensità al passato e alle paure.
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Roberto Camurri è tornato in libreria con il romanzo Il nome della madre (NN editore). Una storia intima, che parla di famiglia e generazioni, e che segue il filone di A misura d’uomo nello scavare e raccontare l’animo umano e alcuni momenti della vita. In questa intervista a Roberto Camurri abbiamo cercato di capire meglio il suo stile, cosa vuol dire per lui muoversi tra presente e passato, il rapporto tra letteratura e tempo.
Roberto Camurri ci ha ormai abituati a metterci di fronte al lato più profondo di ognuno di noi. Se però in A misura d’uomo era l’amicizia a dominare il racconto, ne Il nome della madre assistiamo ad una storia familiare, intima, delicata e potente al tempo stesso.
Acqua è una storia che parla di seconde possibilità, di speranza e di redenzione in qualche modo. Un racconto potente che centra l’obiettivo: dare speranza in un momento complicato, proprio come quello che stiamo attraversando.